LA NOSTRA CAPOEIRA

Quando si parla di Capoeira, le persone si dividono in due gruppi: chi pensa che si tratti totalmente di un’arte marziale e chi pensa che si tratti totalmente di una danza

Questo mese vogliamo parlare di cosa sia la capoeira per noi: una lotta, una danza, musica, cultura, unione, ispirazione, movimento, tradizione, un modo per trovare la propria voce e farla sentire al mondo.

Partiamo dal principio: la Capoeira nasce come un atto di resistenza, in un contesto socio culturale molto controverso, ad opera degli schiavi deportati dall’Africa al Brasile dai portoghesi a partire dal 1550. Questo è l’unico tassello della storia che si dà per assodato, tuttavia, la mancanza di documentazione ufficiale (quando la schiavitù fu abolita in Brasile, i documenti furono per lo più bruciati), impedisce di avere una storia univoca da raccontare. Un altro punto su cui la storia della Capoeira è univoca, è l’origine africana dei rituali che vi sono alla base, e degli strumenti utilizzati. Ciò che ci resta delle origini viene tramandato oralmente, in buona parte dalle canzoni.

La storia della capoeira prosegue nel primo novecento in Brasile assumendo una nota cupa, essendo praticata per scopi politici dalle gang illegalmente nei sobborghi. A partire da questo periodo, forse ancora più controverso, nascono le due scuole di capoeira che conosciamo ancora oggi: la Capoeira regional e la Capoeira Angola. Mestre Bimba, padre fondatore della capoeira regional, ha il merito di aver elargito la conoscenza della capoeira alla classe media, iniziando di fatto un processo di diffusione su larga scala di questa disciplina.

Certo è che la Capoeira, come la conosciamo oggi, è frutto di contesti socio-culturali molto diversi da quelli di partenza, dovuti alla sua diffusione ad alla globalizzazione, ed a come questa disciplina sia stata incorporata ed inglobata nella cultura di ciascuno di noi. Il bello della diffusione e della globalizzazione è proprio questo: il fatto di non avere confini e limiti, ed un continuo arricchimento. La capoeira che si pratica oggi, non è la stessa di quella originaria.

Con un po’ di femminismo, vediamo la presenza femminile nella capoeira: la presenza registrata (e tramandata) di donne della capoeira a partire dalle sue origini, è bassa ma esistente, sebbene fino agli anni 70 sia rimasto uno sport ad appannaggio prevalentemente maschile, e le donne avessero ruoli assegnati molto precisi soprattutto come ballerine di samba o nei rituali. Grazie ai movimenti femministi degli anni 80, sempre più donne entrano nel mondo della capoeira come sportive e capoeiriste, che giocano, combattono, danzano, cantano, suonano come tutti gli altri, e contemporaneamente la capoeira si diffonde a livello mondiale.

 

Nel nostro gruppo di Reggio Emilia, a partire da capoeira teen, la presenza femminile è notevole, siamo fieri di dire che nella nostra capoeira c’è spazio per tutti e per tutte. Le nostre ragazze entrano in roda e giocano senza sosta, si allenano e provano sequenze, calci, acrobazie senza timore, in un contesto aperto e senza pregiudizi. Sappiamo che la rappresentazione conta, e vedere altre ragazze che escono dalla zona di confort in un contesto storicamente ad appannaggio maschile, è importante.

Ecco perché lasciamo la parola a loro, questo mese facciamo parlare le nostre capoeiriste:

“Ciao! Io non sono più ragazza perché ho 52 anni ed ho fatto poche lezioni purtroppo per il sopraggiungere del covid. A me però la capoeira ha dato un senso di libertà, gioco e rispetto. Non mi sono mai divertita così tanto! Spero di ricominciare!”

“La Capoeira mi ha fatto trovare la mia voce. Mi ha fatto trovare il mio stile e mi ha fatta uscire dalla zona di confort. Il mio approccio è totalmente cambiato quando ho fatto quello scatto mentale che mi ha fatto realizzare “io sono capace, posso farlo”. Volete sorprendere voi stesse e voi stessi? Provatela”

“Capoeira per me è libertà di espressione e voglia di mettersi in connessione con l’altro. Inoltre è musica, danza modulata dal carattere e dalla personalità, è bellezza e tradizione, vibrazione e colori… anche per citare qualche canzone”

EM – Mixirica 

Bibliografia

Green, Aimee Beth. Empowerment Through Cultural Practices: Women in Capoeira. Diss. University of Florida, 2009.

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